Se vi è già capitato di passare l’auto a revisione e avete quindi chiesto al meccanico di fare un tagliando, sapete che una delle prime cose che si vanno a controllare è proprio l’olio motore. E non è una scelta casuale il fatto di voler partire da qui: l’olio motore svolge alcune funzioni importantissime per il buon funzionamento del motore dell’auto. Vediamo quali sono e il perché va, quindi, cambiato periodicamente e scelto con attenzione.
L’olio motore ha numerosi compiti tra i quali tenere pulite le superfici interne del motore in modo tale da evitare che si usurino prima del tempo o che, peggio ancora, possano corrodersi. Si: è davvero una possibilità. Non utilizzare olio motore potrebbe crettare e rovinare componenti interne del motore.
Il fatto che poi l’olio vada in circolo aiuta a mantenere pulite le parti meccaniche poiché non permette allo sporco e alle impurità di formare depositi. Come ben sappiamo poi, l’olio è un lubrificante e come tale viene utilizzato anche per evitare attriti tra i componenti e mantenendo la tenuta di cilindri e fasce elastiche. L’olio motore aiuta anche il raffreddamento del motore spostando il calore dalle parti più calde a quelle più fredde (senza evaporare, come invece accadrebbe con l’acqua, viste le temperature raggiunte dal motore).
Di cosa è fatto l’olio motore?
Come ogni tipo d’olio, sia ad uso, alimentare che cosmetico, anche quello automobilistico è formato da un olio base. La natura di quest’olio può essere minerale, sintetica o rigenerata, a seconda che venga dalla distillazione del petrolio, da sintetizzazioni chimico-industriali o dal trattamento di oli esausti.
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