Quali sono le opportunità di questo paese dei balcani?

La Serbia è un terreno fertile per chi vuole investire nei balcani. In particolare è diventato un luogo appetibile per i mercati italiani da quando la Fiat ha delocalizzato proprio qui la produzione della sua 500L.

A ruota sono iniziati gli investimenti di altre grandi e piccole aziende nostrane sia nell’automotive (DYTECH, HT-L) sia in altri settori collegati.
Oltre al settore delle automobili vediamo quali sono i principali ambiti dove recentemente si è visto un forte aumento della presenza italiana in Serbia.

  • Il sistema finanziario: vede coinvolte banche come Intesa San Paolo e Unicredit che controllano il 26% del mercato serbo e del Gruppo Generali e SAI per le assicurazioni. Ovviamente banche e assicurazioni italiane sono giunte nel paese anche perché spinte dal numero crescente di imprese che dalla penisola hanno spostato i loro affari qui, per guidarli e affiancarli nell’apertura o dislocazione di aziende e società.
  • L’energia. I recenti incentivi e investimenti dello Stato serbo nel campo del progresso energetico hanno portato nel paese balcanico molte società italiane del campo dell’energia come Edison.
  • Il settore edile. Dopo la guerra che ha tenuto per molti anni fermo il progresso nelle infrastrutture e nelle costruzioni, con il periodo di pace degli ultimi decenni ha spinto a grandi investimenti per adeguare la Serbia agli standard occidentali. Molte aziende hanno visto l’opportunità di venire a costruire qui. Realtà come Italappalti e Italiana Costruzioni si sono affacciate quindi sul mercato serbo con grandi soddisfazioni.
  • Settore tessile. Uno dei settori con più possibilità per le industrie italiane in Serbia è quello tessile. Grandi marchi della moda nostrana sono venuti qui a produrre le proprie confezioni. Calzedonia, Benetton, Golden Point sono solo la punta di un iceberg che è giunto nel paese allettato dai costi contenuti in un paese a due passi dall’Europa più sviluppata, dalla facilità negli investimenti e dalla qualità della manodopera.
  • Il turismo è un altro settore molto in crescita da osservare con grande interesse.

La Serbia è un paese in costante crescita, soprattutto grazieall’esportazione. Negli ultimi anni si è dimostrato un paese stabile con uno sviluppo costante. Investire in Serbia quindi conviene ed è sicuro e, dato non trascurabile, apre molte possibilità di business con la vicina Russia.

Proprio per incoraggiare gli investimenti esteri il governo di Belgrado negli ultimi anni ha snellito molto la burocrazia fino a permettere l’apertura di una nuova azienda in soli 5 giorni. Una Srl può essere fondata con un capitale sociale di meno di un euro e una Spa con l’equivalente di circa 25.000 €.

Tantissimi sono i contributi a fondo perduto per chi decide di aprire la sua attività qui. Il sistema fiscale è molto favorevole: la tassazione sugli utili quando non si rientra nelle 14 aree freezone (zero tasse) è del 15%. Non esiste Iva sulle importazioni e gli accordi di libero scambio con USA, EU, Russia e paesi dell’Est azzerano sostanzialmente i dazi doganali.

Il costo del lavoro è del 12% e la paga media di un lavoratore è di 384€ mensili. D’altro canto la forza lavoro è molto qualificata con 40.000 nuovi laureati nel mondo del lavoro ogni anno.

Leggi l’articolo su aprire una società in Bulgaria.

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